Siamo venuti a conoscenza del Decreto Ministeriale con il quale il Ministero della Salute ha istituito un tavolo tecnico volto alla formazione, ricerca e programmazione dell’attività odontoiatrica. In tale contesto, ancora una volta, nessuna rappresentanza viene data al mondo dell’odontoiatria organizzata, riconosciuta dal Decreto Concorrenza nel 2017 eppure sempre ignorata, se non osteggiata, nel confronto istituzionale, in sede ministeriale e non solo.
Tutto questo, nonostante da mesi le strutture direzionali dell’associazione abbiano dimostrato in tutti i modi un’apertura al dialogo e al confronto con le istituzioni, con un atteggiamento sempre propositivo e volto allo sviluppo del settore.
La scelta del Ministero risulta pertanto incomprensibile e penalizzante nei confronti di un’importante componente del comparto. ANCOD rappresenta infatti le imprese della sanità privata nel settore odontoiatrico e conta ormai su circa 800 centri con oltre 7mila medici odontoiatri, 8mila dipendenti adeguatamente formati e tutelati, e circa 700 milioni di euro di fatturato totale, per un totale di circa il 10% del mercato del settore.
Non si spiega quindi che l’Associazione continui ad essere esclusa da un tavolo di lavoro che tratterà proprio i temi del futuro dell’odontoiatria nel nostro Paese.
Auspichiamo un rapido ravvedimento del Ministro Speranza e del Capo di Gabinetto Zaccardi, volto a integrare la composizione del tavolo sull’odontoiatria con una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici.
Mirko Puccio, presidente di ANCOD
Fonte
Odontoiatria33
http://www.odontoiatria33.it